Cluster

Valorizziamo la produzione agroalimentare italiana

Il concetto di cluster, introdotto per la prima volta da Michael Porter negli anni ottanta, identifica una “concentrazione geografica di imprese e istituzioni interconnesse in uno specifico settore”. Una definizione che, nel corso del tempo grazie alla mole di studi economici ed empirici di molti economisti, finisce per inglobare al suo interno nuovi elementi e punti di forza. Quattro principalmente i concetti che vengono enfatizzati: la presenza di una rete di collaborazione da cui scaturisce anche la necessaria competizione a favorire nuove opportunità di crescita e sviluppo economico; la compresenza o ancora meglio il raggruppamento di una pluralità di attori, a comprendere oltre alle imprese anche istituzioni quali centri pubblici di ricerca e università; la presenza di infrastrutture specializzate nella gestione di conoscenze, tecnologie ed innovazione e le strategie di valorizzazione della ricerca scientifica e di trasferimento tecnologico, finendo così per dar vita al anche al più ampio concetto di cluster tecnologico.

In Italia,  il MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca –  si fa interprete della necessità e dell’obiettivo di incrementare e rafforzare la competitività dell’intero Sistema Pese facendo leva sul potenziale delle singole realtà regionali e sulla loro capacità di metterlo a fattor comune rispetto a specifiche aree tematiche, promuovendo dunque la costituzione dei cosiddetti Cluster Tecnologici Nazionali, specializzati nei settori tecnologici e industriali di eccellenza.
Lo scambio e la condivisione delle informazioni che scaturisce dal concetto di interconnessione, insieme allo sfruttamento di conoscenze e tecniche di management dell’innovazione non solo infondono sicurezza negli attori coinvolti, ma permettono al contempo di generare valore aggiunto.

Bioresult è parte del cluster nazionale “Agrifood”, promosso da Federalimentare – Federazione Italiana dell’Industria Alimentare – e da Aster, Consorzio tra Regione Emilia Romagna, Università, enti di ricerca e Associazioni imprenditoriali. Sua principale mission, la difesa e l’incremento della competitività della filiera agroalimentare, incluse tutte le sue componenti – dalla produzione agricola alla trasformazione, dai settori industriali correlati (confezionamento, logistica, etc.) fino alla distribuzione e al consumo dei prodotti. Fondamentale caratteristica, invece, nel pieno rispetto del concetto di cluster, la sua capacità di networking tra diversi enti di ricerca, imprese, istituzioni e pubblica amministrazione, stimolando così l’innovazione, l’accesso ai risultati e la valorizzazione dunque delle attività di ricerca.

Il cluster, avviato fin dai primi anni 2000, è la coerente evoluzione di un importante percorso condiviso tra i principali attori nazionali della filiera agroalimentare, della ricerca scientifica ed industriale, delle attività produttive in tutte le sue accezioni e delle istituzioni territoriali delle aree in precedenza citate.

Il cluster costituisce un ambiente collaborativo ed inclusivo, con possibilità concreta di relazione permanente con le migliori competenze ed esperienze nazionali ed europee. Una opportunità di approccio strategico al settore food dove la stretta relazione tra il mondo imprenditoriale e quello della ricerca consente di costituire un riferimento nazionale e regionale sui temi dell’agroalimentare. Esso rappresenta anche l’opportunità di collaborare agli orientamenti strategici nazionali sul tema, di integrare le vocazioni territoriali nelle dimensioni nazionali e internazionali, di migliorare le possibilità di partecipazione ai complessi progetti internazionali, di condividere conoscenza, strumenti e opportunità di collaborazione ed affrontare altresì con maggiori possibilità di successo le sfide provenienti dal mutevole ambiente globale. L’opportunità offerta dalla creazione di un sistema di relazioni multi-stakeholder consentirà inoltre di proporsi come efficiente interlocutore a livello nazionale ed internazionale.

Esso rappresenta quindi un sistema strutturato di relazioni significative, dotato di una mission chiara, di una governance condivisa e finalizzato a sviluppare attività volte a conferire al sistema agroindustriale italiano l’opportunità di giocare un più importante ruolo nello scenario della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo economico in virtù delle sue rinomate dimensioni e capacità.


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